Sapori di casa in salsa piccante
Un gran cuoco, che sa di politica e di vela, e la sua osteria in terra d'Abruzzo

Chi arriva a San Salvo (uscita autostradale più vicina: Vasto sud) sappia che questo localino è più noto come “Giancarlo e Giulia”. Siamo sul corso principale, la trattoria nasce dalle ceneri di un pub, in un casa inizio '900, ex rimessa per il grano. San Salvo è l'ultimo lembo d'Abruzzo prima del Molise. Qui è nato Giancarlo Cilli. Studia alla scuola alberghiera di Villa Santa Maria, famosa come culla di cuochi, lavora un po' in giro, passa per due parentesi (la politica, la vela) e nel '94, con la moglie Giulia, apre l'Osteria delle Spezie. L'idea è di puntare sulla cucina di territorio. Questa è una musica che suonano in tanti, si tratta di vedere come. Bene, qui. Ai fornelli c'è Nicola Checchia, di Castiglione Messer Marino, nell'alto Vastese. Per inciso, l'Abruzzo è già bello per i nomi dei paesi. E poi è buono, sotto i denti, perché ha saputo conservare le tradizioni. Antipasto: non perdetevi la ventricina casalinga, la soppressata, le salsicce sott'olio, le ricottine di bufala, la cicoria impazzira. I primi di pasta fatta in casa: gnocchetti di ricotta al tartufo nero, pennoni con mandorle e zafferano, maltagliati di farro con baccalà o carciofi di Cupello, zuppa di cicerchie, polentina con spuntature di maiale, tagliolini con alici e pecorino, orecchiette con seppioline. I secondi: agnello abbottonato (con le mandorle), arrosto di maialino al miele e ginepro, verza cif e ciaf (con peperoncini e maiale), scamorza molisana alla fiamma, baccalà con olive nere e pomodorini. Il mare non è lontano e non viene trascurato (tortino di patate e alici, totanetti saltati). Saporiti formaggi e dolci di casa: fiadone di ricotta, millesfoglie all'arancia, mousse di crema e semi di papavero, Carta dei vini regionali, con buone etichette a ricarichi onestissimi. Servizio informale, attento e cordiale.